Alta Via dei Re, tappa 2: dal Rifugio D. L. Bianco al Rif. Valasco
Valdieri

2. Alta Via dei Re, tappa 2: dal Rifugio D. L. Bianco al Rif. Valasco

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Bellissima traversata, anche se lunga e faticosa, che offre i migliori panorami nei tratti che precedono e seguono il Colle di Valmiana. La salita avviene ai piedi del Monte Matto, la discesa prosegue con l'Argentera di fronte e il Piano dei Valasco letteralmente ai propri piedi.

Laghi glaciali, rocce montonate e interminabili distese di pietraie accompagnano l'escursionista per gran parte del percorso. Solo avvicinandosi al Piano del Valasco i larici ingentiliscono un ambiente quantomai selvaggio. Facile l'incontro con la fauna selvatica, in particolare stambecchi e camosci.


2 I patrimoni da scoprire

  • Storia e percorso storico

    Il rifugio Valasco, antico padiglione di caccia

    Qui, attorno al 1850 il re d’Italia Vittorio Emanuele II fece costruire un padiglione di caccia. Un “castello” singolare, a pianta quadrata e dalle torri merlate, poi trasformato in rifugio d’alta quota per la gioia degli escursionisti.

    Partendo dal vallone di Valasco, dove si trova il rifugio, si può facilmente raggiungere la zona dei laghi di Valscura percorrendo una magnifica strada carrabile, battuta dai cacciatori all’inizio del XX secolo. Una parte della strada, lastricata e ancora intatta, permette di superare un cumulo di massi e cocci.

    Una mulattiera conduce fino al colle panoramico di Valmiana.

  • Storia e percorso storico

    La Casa Reale di Caccia del Valasco

    La costruzione di una "Casa di Campagna" al Valasco, che Vittorio Emanuele II avrebbe utilizzato per le sue battute di caccia nella Riserva Reale, si fa risalire agli anni successivi al 1868, quando sul pianoro erano probabilmente presenti quattro edifici. Tuttavia, almeno nel suo aspetto attuale, la Casa Reale di Caccia fu realizzata probabilmente dopo il 1873, anche se non tutte le fonti concordano.
    La sua storia è stata abbastanza tormentata e funestata da molteplici incendi finché, a seguito di di importanti lavori di ristrutturazione da parte dell'attuale proprietario, dal 2008 è tornata a nuova vita trasformandosi in rifugio alpino.


Descrizione

Dal Rifugio Livio Bianco (1890 m) si torna al bivio preso il Gias del Lago e si svolta a sinistra. Il sentiero taglia il pendio detritico, supera a tornanti una bastionata rocciosa e attraversa il ripiano sede del Gias Gros.
Si riprende a salire a tornanti tra detriti, si supera un'altra bastionata e si arriva ad un bivio presso l'emissario del Lago soprano della Sella. Si svolta a sinistra, scavalcando una bastionata di rocce montonate e scendendo alla sottostante conca detritica. Lasciata a sinistra la traccia per il Monte Matto, ci s'innalza sulla sinistra orografica del vallone con una lunghissima serie di tornanti tra i macereti.
I tornanti si fanno via via più stretti (la traccia tende a scomparire per brevi tratti) poi, con le ultime ampie svolte si arriva al Colle di Valmiana (2916 m, 3:35 ore dal Rifugio Livio Bianco).
Oltre il valico si scende a tornanti su detriti, seguendo il costone che digrada verso Punta Graveiretta. Senza raggiungere la modesta elevazione, il sentiero continua a scendere fino al bivio a quota 2483.
Qui ci si tiene a sinistra (sud), alternando stretti tornanti a brevi traversi che spostano la discesa sul versante sinistro orografico del Vallone di Valmiana. Più in basso il sentiero si avvicina al rio che solca il vallone, poi piega a sinistra e taglia un costone roccioso (attenzione, brevi tratti in frana).
Tornando verso il rio, se ne attraversa l'impluvio e infine si scende alla strada militare proveniente da Terme di Valdieri.
Si va a destra e si attraversa il Piano inferiore del Valasco (1763 m): quando la rotabile si biforca, se ne percorre il ramo di sinistra, che termina poco dopo al Rifugio Valasco (1763 m, 2:25 ore dal Colle di Valmiana).

  • Partenza : Rifugio Dante Livio Bianco (1890 m)
  • Arrivo : Rifugio Valasco (1763 m)
  • Comune attraversato : Valdieri

Profilo altimetro


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